Chi siamo

Il gruppo di Psicologia Vanchiglia si consolida già tra le aule universitarie, in un intreccio di relazioni che ha animato nel tempo confronti, dialoghi e scambi appassionati. Lo stesso spirito continua oggi a tener vivo l’interesse nei confronti delle molteplici declinazioni della salute mentale. Ciascuno ha interesse per una particolare espressione della psicologia, come se fossimo tutti appassionati della musica ma ciascuno di un genere in particolare.  L’eterogenità dei percorsi professionali ci consente di raggiungere uno sguardo integrato sulla persona, tenendo costantemente insieme la dimensione clinica e relazionale. Proprio le differenti specializzazioni e formazioni ci permettono di accogliere presso il nostro studio bambini, adolescenti e adulti. I percorsi psicologici potranno essere individuali, di coppia o familiari.

la mission di psicologia vanchiglia

In cosa concretamente una rete professionale ben collaudata è un valore aggiunto per la persona che ci contatta:

Team Psicologia Vanchiglia

Tutto ciò che avvolge il colloquio può esercitare un’influenza sul percorso, sia gli spazi definiti dello studio che quelli più ampi del contesto urbano in cui si trova inserito.

Il simbolo del nostro studio è il giunco, pianta sottile e fragile la cui flessibilità la rende straordinariamente capace di crescere sinuosa anche in balìa delle onde. Secondo alcune ipotesi, la parola Vanchiglia che dà il nome al quartiere farebbe riferimento proprio ai giunchi un tempo assai presenti nelle immediate vicinanze delle acque del Po. Tutto ciò che circonda il colloquio terapeutico, a partire dall’ambiente dello studio (setting), influenza indirettamente il clima che permea la costruzione del dialogo. Per questo abbiamo scelto con cura uno stile che contribuisse a sostenere, in modo discreto ma caldo e accogliente, il lavoro psicologico. Anche il contesto più ampio in cui è inserito lo studio può avere una sua funzione interessante…

Alcune persone ci hanno raccontato che delle volte, al termine delle sedute, colgono l’opportunità di raggiungere a pochi passi la passeggiata lungofiume che costeggia il Po. Con il Monte dei Cappuccini e la Gran Madre silenziosamente presenti sullo sfondo, quel momento diventa l’occasione per lasciar sedimentare quanto emerso dal colloquio, donandosi un tempo terapeutico che permette alle parole di depositarsi prima che tornino ad essere sommerse - inascoltate – tra il frastuono della quotidianità. Chi apprezza il buon vino lo sa: lasciar decantare permette di sentire con più pienezza.

Illustrazione di Manuele Fior